Con l’approvazione del Decreto legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010 è stata varata la riforma normativa delle Camere di commercio con la quale il legislatore ha inteso rafforzare il ruolo dell’istituzione camerale, rivisitando aspetti di grande rilievo quali la mission, l’organizzazione e la governance.
L’articolo 6 del decreto introduce importanti innovazioni anche per le Unioni regionali, incidendo sulla loro effettiva operatività e sulla loro capacità di rappresentanza verso l’esterno, non più su base volontaristica. Oggi le Camere di commercio sono obbligatoriamente associate a livello regionale, anche allo scopo di esercitare congiuntamente funzioni e compiti per il perseguimento degli obiettivi comuni, oltre che per sviluppare i rapporti e le collaborazioni nei confronti delle Regioni di riferimento.
I cambiamenti apportati dalla Riforma all’ordinamento complessivo del sistema camerale, sono stati anticipati da passaggi evolutivi nelle modalità gestionali e organizzative delle Camere di commercio e nell’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal mondo delle imprese. Il D.P.R. 254/2005 oltre ad introdurre un sistema di contabilità economica-patrimoniale, ha introdotto un’ampia gamma di documenti programmatici con i quali rendere possibile la misurazione degli obiettivi e dei risultati ottenuti, con conseguente individuazione delle responsabilità.
Su questa linea di evoluzione della programmazione delle attività si è inserito il Decreto Legislativo 150 del 2009 che ha previsto lo sviluppo da parte delle amministrazioni pubbliche di un ciclo di gestione delle performance articolato in diverse fasi (Pianificazione, valutazione e rendicontazione), cercando così di rimediare all’ancora insoddisfacente grado di funzionamento, nel panorama complessivo della Pubblica Amministrazione, delle metodologie di valutazione delle performance delle strutture.
Il sistema Camerale ha risposto prontamente a questa sollecitazione normativa individuando linee guida per orientare la fase attuativa nelle Camere di commercio delle disposizioni del Decreto 150.
Il percorso attuativo delle linee d’intervento costituisce un ulteriore tassello dell’azione per il miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse e per l’accrescimento della qualità dei servizi camerali, individuando eventuali aspetti critici e fornendo ai vertici degli enti camerali gli strumenti per apportare le opportune azioni correttive.
Punto di partenza fondamentale per procedere in questo percorso di miglioramento è un’azione di razionalizzazione dei processi lavorativi degli enti camerali e la riduzione dei tempi di realizzazione degli stessi, eliminando i punti di inefficienza, che si può realizzare attraverso l’individuazione dei processi interni a ogni ente, sviluppando un’analisi delle attività che li compongono, per poi esaminare i costi sostenuti per realizzarli, giungendo infine alla definizione del processo e delle attività da semplificare, illustrando le soluzioni ritenute più adeguate.
Nell’attuale congiuntura economico finanziaria, oltre a proseguire l’azione di rafforzamento delle capacità di gestione del ciclo delle performance delle amministrazioni pubbliche, è necessario favorire lo sviluppo di capacità volte ad effettuare un esame approfondito della spesa secondo la logica della “spending review”.
Tutto ciò richiede l’adozione di misure finalizzate allo sviluppo della professionalità, alla valorizzazione del merito e all’accrescimento della motivazione del dipendente, che potranno attuarsi mediante percorsi di formazione continua che puntino ad una qualificazione professionale calibrata sui compiti e le mansioni da svolgere, unita a processi di riqualificazione continua, basata sulle esigenze dell’amministrazione come pure ad assicurare quelle ricollocazioni produttive imposte dai processi di riorganizzazione e accorpamento delle strutture amministrative.
Al fine di supportare le Unioni regionali in questa fase di cambiamento l’Istituto si propone come tecnostruttura a sostegno del Sistema camerale, proponendo un’offerta integrata di servizi funzionali alle diverse esigenze gestionali e organizzative dell’Ente.
Nello specifico si offrono i seguenti servizi:
- Assistenza tecnica per un’azione di potenziamento organizzativo delle Unioni regionali
- Assistenza tecnica alle Unioni regionali nella rilevazione dei fabbisogni formativi del personale
- Assistenza tecnica nella progettazione ed erogazione di Piani formativi per il personale delle Unioni Regionali
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